venerdì 18 maggio 2012

cartellone del piccolo legislatore

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sabato 17 dicembre 2011

G. LEOPARDI "DIALOGO DI UN VENDITORE DI ALMANACCHI"


GIACOMO LEOPARDI
DIALOGO DI UN VENDITORE D'ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE

Venditore. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?
Passegere. Almanacchi per l'anno nuovo?
Venditore. Sì signore.
Passegere. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?
Venditore. Oh illustrissimo sì, certo.
Passegere. Come quest'anno passato?
Venditore. Più più assai.
Passegere. Come quello di là?
Venditore. Più più, illustrissimo.
Passegere. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?
Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.
Passegere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi?
Venditore. Saranno vent'anni, illustrissimo.
Passegere. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?
Venditore. Io? non saprei.
Passegere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
Venditore. No in verità, illustrissimo.
Passegere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?
Venditore. Cotesto si sa.
Passegere. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
Passegere. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta né più né meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?
Venditore. Cotesto non vorrei.
Passegere. Oh che altra vita vorreste rifare? la vita ch'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?
Venditore. Lo credo cotesto.
Passegere. Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
Venditore. Signor no davvero, non tornerei.
Passegere. Oh che vita vorreste voi dunque?
Venditore. Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
Passegere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
Venditore. Appunto.
Passegere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore. Speriamo.
Passegere. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.
Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Passegere. Ecco trenta soldi.
Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

giovedì 15 dicembre 2011

POESIE DEL ROMANTICISMO

I primi versi di una famosissima poesia dello scrittore tedesco Goethe, scritta alla fine del Settecento e riferita all'Italia

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare!
[...]



Queste due invece sono di un autore minore, Rellstab, ed sono piuttosto bruttine, 

ma anche giustamente famose perchè sono state messe meravigliosamente in musica 
da Schubert. Potete scorrerle velocemente, per intravvedere un mondo pieno di serenate, 
usignoli cinguettanti, ruscelletti che scorrono allegramente e anime poetiche inquiete



SERENATA

Sommessi ti implorano
i miei canti, nella notte,
giù nel silente boschetto,
mia cara, vieni a me.

Sussurrando stormiscono morbidi gli alberi
al chiaro di luna,
del traditore che ascolta nemico,
non avere paura, amore.

Senti cantare gli usignoli?
Ah, è te che implorano,
coi loro dolci lamenti
ti implorano per me.

Capiscono il desiderio del cuore,
conoscono la pena d'amore,
commuovono col loro canto d'argento
ogni cuore tenero.

Lascia che anche il tuo cuore si commuova,
diletta, ascoltami,
tremante d'ansia ti aspetto!
Vieni, fammi felice!


Nostalgia di primavera
Aurette che spirate sussurrando lievi,
piene di profumi di fiori!
Il vostro alito è un saluto di voluttà!
Che avete fatto al cuore che palpita
e vuole seguirvi sulla via del vento,
dove?

I ruscelletti, che scorrono allegri
vogliono scendere argentei giù a valle.
Onde in movimento, affrettatevi giù!
Nel vostro fondo si specchiano pianure e cielo.
Dove mi chiami, desiderio pieno di nostalgia e di tenerezza,
laggiù?

Oro del sole, che mi saluti scherzando,
porti la dolce voluttà della speranza!
Come mi allieta il tuo divino aspetto che mi saluta!
Sorride soave il profondo azzurro del cielo
e mi si riempiono gli occhi di lacrime!
Perché?

Di verde si incoronano boschi e colline!
Splende la luce della fioritura!
Così tutto si anima di luce nuziale,
spuntano germogli, sbocciano fiori,
hanno trovato ciò che mancava:
e tu?

Anima inquieta! Cuore senza pace,
sempre solo lacrime, lamenti e dolore?
Anch'io conosco questo tormento!
Chi soddisfa alla fine la gioia che non dà tregua?
Solo tu liberi la primavera nel cuore,
solo tu!
Infine una poesia napoleonica di un autore tedesco, Heine, che 
ci mostra il culto dell'imperatore presso gli uomini della sua epoca.

I due granatieri

In Francia tornavano due granatieri,
che erano stati prigionieri in Russia.
E quando arrivarono al campo tedesco,
rimasero a testa china.

Qui sentirono entrambi la triste notizia,
che la Francia era stata sconfitta,
perduta e battuta la valorosa schiera -
e l'Imperatore, l'Imperatore prigioniero!

E piansero insieme i granatieri,
al doloroso annunzio.
Uno disse: Ahimè, sto male,
mi brucia la mi vecchia ferita!

L'altro disse: E' finita,
anch'io vorrei morire con te,
ma ho moglie un bimbo a casa,
che senza di me sono perduti.

Che mi importa della moglie, che mi importa del bimbo,
io ho un più alto desiderio,
lascia che chiedano l'elemosina, se hanno fame -
l'Imperatore, il mio Imperatore prigioniero!

Compi, fratello, questa mia preghiera:
quando io ora morirò,
porta il mio corpo in Francia,
seppelliscimi in terra di Francia.

La croce d'onore col nastro rosso
mettimela sul cuore;
mettimi in mano il fucile
e cingimi la spada.

Così voglio giacere e stare in ascolto,
come una sentinella, nella tomba,
fin che senta tuono di cannoni
e scalpitio di cavalli.

Allora cavalca l'Imperatore sulla mia tomba,
molte spade stridono e lampeggiano;
ed io sorgerò armato dalla tomba -
per difendere il mio Imperatore!

mercoledì 14 dicembre 2011

EMMA BOVARY E CATERINA

Come Emma nell'Ottocento dipende prima dal padre e poi dal marito, duecento anni prima Shakespeare ci mostra un novello sposo che subito dopo la cerimonia trascina via la sposa dal banchetto di nozze con queste parole:


    Loro procederanno, Kate, al tuo comando.
    Obbedite alla sposa, voi del seguito.
    Andate al banchetto, fate baldoria,
    trincate a piena gola, impazzate e gioite, 
    o impiccatevi pure.
    Ma la mia bella Kate se ne viene con me.
    No, non gonfiate il petto, non pestate i piedi,
    non sgranate gli occhi, non inquietatevi;
    sarò ben padrone di quel che è mio.
    Lei è roba mia, mia proprietà, mia casa,
    mie masserizie, mio campo, mio granaio,
    mio cavallo, mio bue, mio asino, mio tutto;
    eccola lì. La tocchi chi ne ha il coraggio!
    Procederò contro chi sia tanto temerario
    da bloccarmi la strada a Padova. Grumio,
    snuda la spada, siamo assaliti da predoni,
    salva la tua padrona se sei un uomo.
    Non temere, dolcezza mia, non ti toccheranno,
    Kate. Ti farò da scudo contro un milione.

(W. Shakespeare, "La bisbetica domata")

UN PO' DI CULTURA NAZIONAL-POPOLARE

La scena della lettera tratta dal film Totò, Peppino e la malafemmina.
I due fratelli Caponi scrivono una lettera per offrire denaro alla ballerina di cui è innamorato il nipote, affinchè lei lo lasci e il ragazzo possa prendere una LAURA senza distrazioni...

mercoledì 30 novembre 2011

RIASSUNTO TRAMA OLIVER TWIST


OLIVER TWIST

Una vagabonda muore dando alla luce un bambino, Oliver Twist, che resta fino a nove anni in un ospizio di mendicità. La fame e le continue punizioni lo spingono a fuggire; arriva a Londra e fa casualmente conoscenza con un giovane che approfitta della sua ingenuità per introdurlo in una banda di borsaioli capeggiata dall'ebreo Fagin.
Un giorno i borsaioli derubano un vecchio gentiluomo, il signor Bronlow: Oliver fugge, inorridito, ma è scambiato per il vero ladro e arrestato: Bronlow però lo discolpa e lo ospita nella propria casa.
La banda di Fagin riprende il ragazzo, che durante un colpo viene ferito. Salvato dalla signora Maylie e da sua nipote Rose, Oliver ritrova salute e fiducia presso di loro.
Fagin si accanisce nella ricerca di Oliver assieme ad un sinistro personaggio, Monks, che sembra provare un odio particolare nei suoi confronti.Dopo alterne vicende si scopre che Monks è fratellastro di Oliver e Rose è sua zia. Il padre di Oliver e Monks ha lasciato del denaro a tutti e due i suoi figli, per questo Monks avrebbe voluto togliere di mezzo il fratello.
Oliver viene infine adottato da Bronlow, che lo educa con l'affetto di un padre.

giovedì 27 ottobre 2011

GEOGRAFIA: CAP. 2 - GLI AMBIENTI DELLA TERRA

GLI AMBIENTI DELLA TERRA

LE REGIONI CLIMATICHE
I tre elementi fondamentali di un clima sono _____________, ___________ e ____________.
I più importanti fattori climatici locali, invece, sono _________________, _______________ e _____________________. In base alla ________________________, si distinguono cinque fasce climatiche diverse: una fascia ___________________ a cavallo dell'Equatore, due fasce _______________ comprese tra i tropici e i circoli polari, e due fasce ___________________. All'interno delle fasce climatiche si trovano climi diversi e caratteristici. Il passaggio da un clima all'altro avviene gradualmente, con i cosiddetti _______________________.



Perché all'interno di una stessa fascia si incontrano climi locali caratteristici?



LA FORESTA PLUVIALE E LA FORESTA MONSONICA
 (cerchia la risposta esatta)

Ci sono due stagioni   P - M
C'è una sola stagione  P - M
La vegetazione è sempreverde  P - M
La vegetazione perde le foglie  P - M
E' caratterizzata da venti periodici  P - M
Ha il maggior livello di biodiversità al mondo  P - M
Le piogge sono regolari  P - M
Le piogge sono stagionali  P - M




In che cosa consiste l'agricoltura itinerante delle comunità indigene?

Perché l'uomo moderno sta tagliando la foresta pluviale?

In che modo e perché l'uomo ha cambiato la foresta monsonica?

Perché nella foresta pluviale la fertilità del suolo è limitata ad uno strato superficiale e sottile?